Note - mario soldati

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A Mario Soldati è dedicata l’edizione 2015
 della festa di enogastronomia e
letteratura del Borgo sant’Andrea di Rimini
Festa del Borgo Sant’Andrea
Rimini  10 -  11 -  13 -  14 ottobre 2015

Il Po di Mario Soldati nelle parole di
Anna Cardini con esposizione fotografica.
Guastalla - Palazzo Ducale
Sabato 17 ottobre 2015 ore 9


"La mia attualità è nell'essere inattuale"

Mario Soldati

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...Dopo decenni di vagabondaggio
cercavo un posto di cui dire
‘Hic manebimus opti
me’
e mi sono assiso qui di fronte al mare,
forse perché, come dice Verga,
‘il mare non ha paese neppure lui’.
E’ come se quella irrequietezza
l’avessi proiettata davanti ai miei occhi
per osservarla meglio, rimeditarla, renderla matura. Il mare è l’immagine di me stesso di un tempo: lo contemplo come Narciso il proprio riflesso...

Mario Soldati 1997                      

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Al Greppo non esiste telefono.
Tancredi Biondi-Santi non l’ha mai voluto.
Difende così l’integrità del suo vino.  
Insomma, il vino ha, per lui,
tutte le caratteristiche psicologiche,
che ha per l’artista l’opera d’arte.
Una nuova opera di un’arte antichissima,
che si presenta con i sintomi felici
di una meravigliosa, gratuita follia. .

                                    Vino al Vino ’68

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‘Prezzolini è il fondatore di una scuola:
la scuola dei riduttori
in cui rientra anche Montanelli
e rientrava certo il mio carissimo amico Leo Longanesi.
E’ un modo di pensare riduttivo
non solo verso l’Italia ma verso la vita,
si traduce in considerazioni di questo tipo:
si, in Italia va bene anche il fascismo
tanto siamo un paese di merda.’

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‘ In fondo noi viviamo in una famiglia
abbiamo tre padri
Moravia Soldati Brancati
abbiamo tre zii anziani
Gadda Comisso e Palazzeschi
fratelli di nonni che non sono mai esistiti
e due zii giovani Bassani e Flaiano’

                                 Alberto Arbasino

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‘Il mondo soffre per aver perduto la religione
tutta la poesia di oggi
è il rimpianto di una religione perduta’

                                        Mario Soldati

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....Nella casa di Recanati, la madre di   Leopardi, sopravvissuta molti anni al poeta, disse una volta al visitatore reverente e commosso: “ Speriamo che il Signore gli abbia perdonato”. E il visitatore, esterrefatto, capì soltanto dopo che quel gli’ si riferiva a Giacomo.

            ( da ‘Lo specchio inclinato’)

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Non  capisce, forse, non ama il proprio paese chi non l’ha abbandonato almeno una volta, e credendo fosse per sempre.
Chi non ha peccato contro la madre è destinato a peccare con la madre. Soltanto la grigia o l’azzurra distesa de’ flutti, l’acre sapore delle nebbie o il denso profumo dei palmeti, soltanto occhi ancora impressi di approdi lontani ritrovano negli occhi della madre purezza

(America primo amore)

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Siamo troppo deboli per rinunciare
a questo velo
profumato e impalpabile
che ci stendiamo intorno,
tra noi e la tragedia,
qualche volta atroce, del vivere.
A non fumare, si rischia troppo.

                                      Le Sere 1989

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Il vino,
specialmente in Italia,
è la poesia della terra
‘Il vino di Carema’

           La messa dei villeggianti ‘59

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